La rubrica " Situazioni Improbabili " contiene racconti surreali riguardo incontri , discussioni e faccende di vario genere tra personaggi famosi e non , del passato o del presente , inventati o reali.
In questo articolo ...
Dio ( si proprio lui , l'immenso onnipotente ) scende sulla Terra per far visita al noto filosofo Friedrich Nietzsche per discutere su alcune riflessioni e dichiarazioni sul suo conto che non ha gradito .
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Era mattina quando
Nietzsche sentì bussare alla porta mentre preparava la colazione, circondato da
carta e spruzzi d’inchiostro . Attese un altro po’ e mentre raggiungeva la
porta d'ingresso borbottò << Ma chi diavolo è a quest'ora ? >> .
Da fuori Dio sentì le sue parole e con tono indispettito disse << Sono
Dio ! Apra per cortesia, avrei bisogno di parlarle ! >> . A quel punto
Nietzsche, un po' sorpreso , raggiunto l'uscio della porta disse << Ma
come si permette ? Non c'è altro Dio al di fuori di me >> . Dio ( quello
vero ) si irrigidì ancor di più << Ma come si permette lei ! Quella è una
delle mie citazioni più famose ! Se solo lei, invece di sparare a zero su tutto
e tutti, avesse letto i 10 comandamenti questo lo saprebbe ! >> Il
filosofo aprì la porta e senza dar la minima considerazione tornò in cucina
lamentandosi << Ah, che Dio mi aiuti ! E comunque non leggo quelle
riviste per casalinghe deluse dalla vita >> .<< Ma non è una rivista ! E comunque io sono qui per questo, per aiutarla
! Voglio solo chiarire alcune questioni con lei >> rispose Dio mentre,
superando l'uscio della porta, vide alla sua sinistra un cavallo che girovagava
libero per la sala con aria spaesata .<< Ma su, andiamo…è solo un modo di dire ! Ma perché devo sempre stare a
spiegar tutto ?! >> ribatté infastidito Nietzsche .
<< Vabbè, lasci stare. Piuttosto, mi stavo chiedendo che cosa ci facesse
un cavallo libero nella sua sala >> . Aveva un tono sorpreso, quasi
preoccupato, mentre si rivolgeva all’eccentrico filosofo che trasalì <<
Mmm ... non sono affari che la riguardano! A proposito, a cosa devo l'onore
della sua “ venuta “ ? >> proseguì, accennando un sarcastico inchino .
<< Sono venuto per discutere con Lei di alcuni contenuti da Lei
pubblicati che non ho affatto gradito! In realtà, alcune parti di quello che ho
letto sono sfuggite persino alla mia comprensione >> . Nietzsche si
lasciò sfuggire un sorrisetto di orgoglio e presunzione sotto quel baffo
beffardo, ma Dio continuò facendo finta di nulla, fermandosi solo per un breve
istante .
DIO |
<< Senta...principalmente mi piacerebbe capire le sue reali intenzioni e
cercare di farle cambiare idea su alcune cose che lei ha scritto e che non
dovrebbe nemmeno pensare ! Si, insomma, non capisce che alcuni pensieri poteva
tenerseli per sé senza sperperali ai quattro venti ? La posta in gioco è molto alta, sa ?
Rischiamo di mandare in aria diverse istituzioni ! E sarò sincero ... sono
venuto in avanscoperta ma c'è chi , tra i miei colleghi , non vuole sentir
ragioni ! Ad esempio l'altro ieri è venuto a trovarmi Allah e mi ha detto,
infuriato, che vorrebbe mandare qualcuno a farla fuori ! Ma si rende conto? Non
vorrà essere vittima di qualche attentato terroristico ? Quello è capace di far
cadere un meteorite su casa sua o peggio ancora di scatenare un epidemia nel
posto in cui vive per assicurarsi della sua
" occasionale " dipartita ! così facendo non si sporcherebbe
nemmeno le mani ! >>
In quel momento si sentì dalla sala un rumore di vetri infranti . Probabilmente
il cavallo aveva urtato qualcosa di molto fragile . Nietzsche bestemmiò
<< P***o Di* ! Ma cosa si è rotto? Chi c'è di là >>
Dio si infastidì ancora di più << Eh no! Ma insomma, lei non ha alcun diritto
di insultarmi a quella maniera ! Non ha il minimo pudore! E poi, come sarebbe a
dire chi c'è di là ? c'è il suo cavallo! >>
<< Ma certo che sono al corrente che di là ci sia il mio cavallo! E
comunque non è un cavallo qualsiasi... quindi porti rispetto >>
Detto ciò, il filosofo si rilassò, si mise a sedere e decise di interessarsi al
suo sgradito ospite, togliendosi quella maschera di orgoglio e presunzione che
fino a quel momento aveva indossato senza indugi .
<< Ricapitolando : Lei è sceso dal cielo... >> Ma Dio con fare
scocciato lo interruppe << In effetti è così >> e si lasciò
sfuggire un sorriso che ritrasse subito, rendendosi conto di essere stato
inopportuno .
<< Sì, sì, ho capito! Non mi
interrompa per cortesia! Altrimenti perdo il filo logico della questione e mi
deconcentro >> continuò Nietzsche infastidito .
<< Per prima cosa, io sono nel pieno delle possibilità sociali ed umane
di pensare , scrivere e dire quello che più mi va a genio. Inoltre credo che
voi altri dobbiate finirla con questa farsa e rivelare a tutti la vostra
nullità, in quanto non apportate niente di concreto a questo mondo, anzi! Penso
che stiate contribuendo a distruggerlo, favorendo guerre , odio e tradimenti .
Ebbene si … ve ne state li seduti sulle vostre poltrone a sorseggiare vino di
prima classe ascoltando preghiere inutili della gente comune , abusando della
loro fede , senza muovere un dito , senza fare realmente nulla per salvarle da
un destino che non hanno scelto ma che credono sia stato scelto da voi, divinità
fasulle e bugiarde ! Dove vi nascondete quando il dolore si impossessa delle
loro anima e le lasciate soffocare sotto il peso di gravi responsabilità ? Chi
più di Lei saprà capire di cosa sto parlando ?
Comunque non si deve sentire turbato: persino lei non ha appreso a pieno
quello che intendevo trasmettere con i miei scritti . Nessuno può, nemmeno il
sottoscritto . E' stato, come nel suo caso, solo avvertito qualcosa! E c'è chi
trarrà delle conclusioni e chi altre, come c'è chi non considera assolutamente
le mie opere, per scarsa apertura mentale o semplice ingenuità >> .
A quelle parole, Dio si intimorì. Subito ebbe la consapevolezza che l'uomo
nevrotico, dal baffo folto, che aveva seduto di fronte non avesse tutti i
torti. La divinità aveva lo sguardo di chi si sente preso in causa pur non
avendo delle buone motivazioni per esserlo ; poi sospirò e cominciò il suo
monologo << Senta, Lei avrà anche le sue ragioni . C'è stata , c'è e ci
sarà gente che fraintendendo o utilizzando noi come pretesto darà vita a guerre
senza fine e discussioni che non avranno mai risposta . Ma lei sa che
significato avrebbe se la maggior parte della gente ci mettesse sul serio in
discussione . Se la fede in qualcuno e in un progetto superiore venisse meno, si vivrebbe nel caos
più totale; nessuno avrebbe delle linee guida , qualcosa in cui credere . << Ah, non ci sarebbe più religione !
>> lo interruppe Nietzsche ridacchiando.
<< E la smetta di scherzarci su ! Io parlo seriamente . Ora, lei si deve
ritenere fortunato. Riconosco che tutto quel
genio in un’ unica persona non si
vedeva dai tempi di Leonardo da Vinci, ma questo non vuol dire che lei debba
usarlo per deviare le persone , per confonderle , per far perdere la fede...mi
creda, per molti di loro rappresenta l'unica cosa che hanno ! Perciò utilizzi
il suo intelletto in altro modo. Cominci Lei a creare qualcosa di utile per
questa umanità, senza scrivere testi fini a se stessi, pronti a infangare
qualsiasi credo . >>
<< Mmm... io ho messo giù solo
quello che mi passava per la testa . Come ben sa, non ha creato tanto clamore e
tutti vivono la vita di sempre, tranne rare eccezioni . Si sente offeso per
delle questioni che ho sollevato o per delle cose che ho detto ? Nah, beviamoci
su ... cosa gradisce ? >> .
<< Nulla, la ringrazio. Io non bevo >> .<< Che noia! Su,
avanti ... sulla Terra uno strappo alla regola potrà pur farlo, tanto chi la
controlla...? >> .<< No, non bevo nel senso che io non bevo nulla sul serio , non ne ho
bisogno >>.<< Certo che per voi divinità la vita
deve essere proprio una noia . Capisco . Secondo me voi ci invidiate e
ci guardate da lassù con fare triste, consolandovi con delle preghiere fini a
se stesse...Il resto lo facciamo noi umani, no ? Voi divinità siete a
conoscenza del fatto che siete un’invenzione dell'uomo ? >>Dio ebbe una reazione rabbiosa << Ma che cosa sta blaterando ? Senta, io
non ho intenzione di continuare questa conversazione . Le consiglio vivamente
di godersi la vita , o quel poco che le rimane ,prima che la pazzia prenda il
sopravvento, e di lasciarci in pace . Lei non pensa che è grazie a noi che si
ritrova tutto quel genio ? Questo non l'ha pensato, vero ? La saluto....
Addio... Cioè, ci rivediamo presto ... >> .Dio uscì dalla porta d'ingresso come fanno le persone normali, perché per un
volta provò ad immedesimarsi in una di esse, con veri dubbi e turbamenti.
Nietzsche andò in sala ad accarezzare il suo cavallo, ammettendo a se stesso
che quell'incontro improbabile l'aveva scosso . Mentre lo accarezzava si
rivolse al cavallo << Ah, queste divinità…Non sanno mai quel che vogliono
pur potendo avere tutto! Beato te che sei un animale senza cervello e
possibilità di pensare >> A quelle parole , quasi consapevolmente , il
cavallo gli si scagliò contro facendolo cadere all’indietro .
Nietzsche riprese conoscenza e si ritrovò nel suo lettone, con le lenzuola sporche d’inchiostro e mai cambiate . Avvertì un senso di disorientamento ; scese dal letto e corse subito in sala, dove era tutto nel solito, personalissimo ordine e senza un cavallo che gli gironzolava per casa . Allora capì che si era trattato di un sogno ma, per qualche strana ragione, aveva la sensazione che quel dialogo potesse avere in sé qualcosa di reale.
Quel che è certo è che quella mattina si sentì meno " Dio " del solito, mettendosi in discussione come fanno le persone " comuni " e tuttavia rimanendo sicuro che lui, Friedrich Nietzsche, non poteva affatto considerarsi " comune " . Pensò che se ci fosse realmente un Dio o una figura superiore che vegliasse sul mondo ed egli stesso ci credesse , come la maggior parte della gente , se quella discussione avesse avuto luogo sul serio, sicuramente anche un Dio ne sarebbe uscito ridimensionato . Appurato ciò, tornò ad assumere l’aria arrogante di sempre, come se nulla fosse accaduto . Aveva ancora sonno e tornò in camera da letto per riposarsi ancora . << Un genio ha bisogno di riposo per esprimersi e mettersi a suo agio >> disse tra sé e sé . Una volta in camera, appena superato l’uscio della porta, si fermò di colpo. Cominciando a tremare urlò << Ma se non è in sala, dove si sarà cacciato il mio cavallo ? ! ? ! >>
Nietzsche riprese conoscenza e si ritrovò nel suo lettone, con le lenzuola sporche d’inchiostro e mai cambiate . Avvertì un senso di disorientamento ; scese dal letto e corse subito in sala, dove era tutto nel solito, personalissimo ordine e senza un cavallo che gli gironzolava per casa . Allora capì che si era trattato di un sogno ma, per qualche strana ragione, aveva la sensazione che quel dialogo potesse avere in sé qualcosa di reale.
Quel che è certo è che quella mattina si sentì meno " Dio " del solito, mettendosi in discussione come fanno le persone " comuni " e tuttavia rimanendo sicuro che lui, Friedrich Nietzsche, non poteva affatto considerarsi " comune " . Pensò che se ci fosse realmente un Dio o una figura superiore che vegliasse sul mondo ed egli stesso ci credesse , come la maggior parte della gente , se quella discussione avesse avuto luogo sul serio, sicuramente anche un Dio ne sarebbe uscito ridimensionato . Appurato ciò, tornò ad assumere l’aria arrogante di sempre, come se nulla fosse accaduto . Aveva ancora sonno e tornò in camera da letto per riposarsi ancora . << Un genio ha bisogno di riposo per esprimersi e mettersi a suo agio >> disse tra sé e sé . Una volta in camera, appena superato l’uscio della porta, si fermò di colpo. Cominciando a tremare urlò << Ma se non è in sala, dove si sarà cacciato il mio cavallo ? ! ? ! >>
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